La Comunità Terapeutica di Fogliaro

La Prima Comunità Terapeutica per minori della Provincia di Varese

Un progetto diventato realtà

Comunità terapeutica

Fondazione Piatti, in collaborazione con il Comune di Varese, la Asl e l’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (UONPIA), ha realizzato la prima Comunità Terapeutica psico-educativa, in provincia di Varese, per accogliere bambini e adolescenti con disturbo dello sviluppo e del comportamento.

“Una Casa per Crescere”, ovvero la Comunità di Fogliaro, ha compiuto il primo anno di attività con un festa a porte aperte sabato 22 ottobre 2011. Nella sua sede ai piedi del Sacro Monte di Varese, la nostra Comunità Terapeutica attualmente accoglie e si prende cura di 10 tra ragazze e ragazzi con disturbi dello sviluppo e del comportamento. Adolescenti in condizioni di fragilità, che accompagniamo in un percorso di recupero psico-educativo affinché possano tornare nel più breve tempo possibile alla vita familiare e sociale. E’ la risposta a una precisa esigenza rilevata sul territorio e traccia il solco per una modalità di intervento a misura dei bisogni di questi giovanissimi in difficoltà. Molte persone hanno creduto nell’importanza di questo progetto, sostenendolo con il loro impegno e contributo, ma per giungere a pieno regime le cose da fare sono ancora molte: ecco perché il vostro sostegno è fondamentale. Grazie a tutti di cuore!

Tutte le donazioni che abbiamo ricevuto per la Comunità di Fogliaro sono state destinate al fondo biennale specificatamente aperto nel 2009, che si è chiuso nel luglio 2011.

LA NOSTRA RACCOLTA FONDI

QUI DI SEGUITO POTETE APPROFONDIRE I DETTAGLI DEL PROGETTO

Lettera della Presidente

Descrizione del Progetto

Il perché di questo Progetto

La Comunità Terapeutica

Il Settore di Intervento

I Beneficiari del Progetto

Il Fine Ultimo del Progetto

Altri obiettivi del Progetto

Realtà Coinvolte

La Struttura della Comunità Terapeutica

Il Funzionamento della Comunità Terapeutica

I Tempi del Progetto

I Costi del Progetto

Piano di Finanziamento

Gli ultimi Aggiornamenti

Come sostenere il progetto

Benefici Fiscali

Carta dei Servizi

Lettera della Presidente

Cari amici,
in questi dieci anni di attività, ci siamo presi cura di molte persone con disabilità intellettiva e relazionale attraverso la realizzazione di strutture e servizi in grado di far fronte ai molti bisogni che intervengono da quando si è piccoli a quando si diventa anziani. Nel tempo, abbiamo consolidato la nostra esperienza nel trattamento di queste forme di disabilità e, oltre all’ottenimento della certificazioni di qualità dei nostri servizi, ciò che ci ha dato davvero la misura dell’importanza del nostro lavoro, sono stati la stima dei familiari dei nostri ospiti e l’aumento di richieste di accoglienza.
In questi ultimi anni abbiamo focalizzato l’attenzione sui problemi dell’infanzia e l’adolescenza dopo aver costatato anche sul nostro territorio il numero crescente di bambini e giovani con patologie psichiche. Abbiamo per questo realizzato una struttura riabilitativa diurna che oggi si prende cura di circa 70 minori (CRS di Besozzo) e siamo in procinto di inaugurare la prima Comunità Terapeutica della provincia di Varese, una struttura in grado di accoglierli e curarli anche a regime residenziale. Oggi i minori che hanno la necessità di un periodo di permanenza in comunità terapeutica sono costretti ad andare in Centri fuori regione, lontano dai propri affetti e dalle proprie famiglie. Un fattore controproducente rispetto alle attese di recupero delle condizioni per il rientro in famiglia.
Per questa ragione, insieme alle istituzione e le UONPIA del territorio (Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza), abbiamo deciso di andare a colmare questa necessità progettando e realizzando la Comunità Terapeutica per minori di Fogliaro.
La prima ed unica di Varese e provincia.
Ringrazio particolarmente il Comune di Varese che ci ha messo a disposizione una bella villa d’epoca in cambio della sua riqualificazione in servizio di utilità sociale
L’urgenza di procedere in tempi brevi non ci ha permesso di raccogliere, preventivamente, tutti i fondi necessari alla costruzione, così abbiamo acceso un mutuo che estingueremo progressivamente attraverso la raccolta di fondi.
Vi invito ora a leggere tutto il materiale al riguardo, nella speranza che decidiate oggi stesso di sostenere questo importante progetto

La Presidente
Cesarina Del Vecchio

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Il Progetto
Il progetto si propone di realizzare in Provincia di Varese la prima Comunità Terapeutica – riabilitativa per minori con gravi patologie del comportamento e della relazione, che oggi vengono accolti in strutture molto lontane dalle famiglie, aspetto che non favorisce il recupero e/o il rapporto con i familiari.
Oggi sono 40 i ragazzi del territorio che sono in cura presso strutture fuori Provincia o addirittura fuori Regione.

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Perché questo progetto
Il progetto nasce dall’aver raccolto un bisogno nel campo dello sviluppo della rete dei servizi per l’età evolutiva.
Il bisogno è rappresentato dalla necessità, documentata dall’Organismo di Coordinamento di Neuropsichiatria Infantile e Adolescenziale (OCNPIA), di realizzare una Comunità Terapeutica per minori sul territorio della ASL della Provincia di Varese, con il duplice obiettivo di far fronte alle richieste e di diminuire il ricorso a strutture extra provinciali e regionali. I dati indicano in circa 40 i minori accolti in percorsi terapeutici fuori regione. Così come riportato dall’Organismo di Coordinamento di NPIA, tale situazione costituisce una criticità a causa della lontananza geografica che non favorisce il lavoro con le famiglie, i contatti con il territorio, il monitoraggio da parte delle Unità Operative di NPIA invianti e l’attivazione di reti adeguate per il rientro in famiglia in seguito alle dimissioni.

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La Comunità Terapeutica
Fondazione Piatti, forte della lunga e proficua collaborazione con l’unità di Neuropsichiatria Infantile (NPI) dell’azienda Ospedaliera Varese si è proposta di completare lo straordinario progetto dell’Ospedale offrendosi di realizzare, sul territorio, la prima Comunità Terapeutica per la presa in carico residenziale di minori con gravi patologie e disabilità psichiche.
La Comunità terapeutica psico-educativa per pre-adolescenti e adolescenti è una struttura residenziale a carattere temporaneo e di breve/medio termine a fini terapeutici, riabilitativi, educativi e assistenziali, per situazioni nelle quali si rende indispensabile il momentaneo allontanamento dal contesto socio-familiare.
La permanenza in Comunità sarà stabilita in relazione alle esigenze individuali definite nel progetto individuale di ciascun ragazzo ed eventuali successivi rinnovi saranno condivisi e proposti sulla base delle verifiche sul caso.
Le due Comunità si rivolgeranno ad adolescenti e pre-adolescenti, maschi e femmine, tra i 12 e i 18 anni (con eventuale possibilità di prosecuzione sino ai 21 anni o anticipo a 8 anni, sulla base di specifici bisogni clinici e/o sociali) con:

  • patologie psichiche riconducibili a disturbi pervasivi dello sviluppo, gravi disturbi di personalità, disturbi della condotta, psicosi, sindromi affettive
  • disturbi comportamentali associati a quadri di insufficienza mentale

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Settore di intervento
Il progetto si muove nell’ambito delle iniziative di prevenzione e cura della salute mentale in età evolutiva; ambito che purtroppo registra un aumento crescente dei casi.
In Italia ogni anno circa 60.000 bambini hanno bisogno di cure particolari nell’età pediatrica. Molte di queste patologie sono rarissime, altre risultano curabili, altre diventano disabilità permanenti. Secondo il rapporto CRC 2009 (Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che monitora l’attuazione della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia) mediamente un bambino ogni 20 nati incontra problemi di salute che lo accompagnano per tutto l’arco della vita con interventi medici costanti e frequenti ricoveri in ospedale. Nel corso dell’età evolutiva circa il 10% della popolazione giovanile in età 0-18 fa ricorso ai servizi di salute mentale in particolate alle Unità Operative di Neuropsichiatria Infantile.

L’intervento specialistico riguarda i disturbi che vanno dall’autismo alla depressione all’iperattività e deficit di attenzione, alla dislessia al ritardo mentale e molti altri. Non va dimenticato il suicidio giovanile, fenomeno in crescita in cui il più importante fattore di rischio rimane la depressione, ma anche altri fattori come i disturbi comportamentali, l’abuso di sostanze e i problemi familiari, sociali e psicologici.
La Comunità Terapeutica per minori è un servizio che fa parte del percorso riabilitativo che il sistema sanitario a previsto a favore di giovani pazienti con patologie psichiche.
La Comunità di Fogliaro si prenderà cura in particolare di preadolescenti e adolescenti con gravi disturbi del comportamento associati anche a ritardo mentale.

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Beneficiari del Progetto

  • i minori con gravi psicopatologie del comportamento e della relazione segnalati dalla Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza (UONPIA) di Varese
  • e loro famiglie coinvolte nel processo di cura
  • rete dei servizi preposte alla presa in carico di queste patologie (Comuni, ASL di Varese, Aziende Ospedaliere, Regione Lombardia)

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Fine ultimo
L’obiettivo ultimo della Comunità terapeutica di Fogliaro è il rientro del minore in famiglia. Affinché questo possa avvenire verranno osservati e valutati i miglioramenti delle capacità dei minori (e delle relative famiglie) di instaurare relazioni positive di convivenza rispetto al quadro clinico-sociale di partenza e alla capacità di vivere con miglior autonomia presso la rispettive abitazioni.

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Altri obiettivi del Progetto
Obiettivo di miglioramento della rete di offerta dei servizi di NPI (Neuro Psichiatria Infantile) nel territorio provinciale do Varese

  • Avvicinamento alle famiglie dei minori attualmente accolti in strutture fuori Provincia e Regione
  • Creazione di un punto di collegamento tra la gestione della fase acuta ospedaliera e il rientro in famiglia
  • Potenziamento della struttura operativa della UONPIA (Unità Operativa di Neuropsichiatria per l’Infanzia e l’Adolescenza) dell’Azienda Ospedaliera di Varese.

Obiettivo di confermare il successo della formula di co-progettualità e collaborazione tra il pubblico e il privato accreditato

  • Riqualificazione e valorizzazione di un bene patrimoniale del Comune di Varese in un servizio di utilità sociale
  • Costruzione di una rete solida intorno alla persona e alla famigli, attraverso il collegamento tra i servizi pubblici e del privato sociale coinvolti

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Realtà coinvolte
Gli attori del presente progetto sono:

  • Fondazione Piatti, con l’impegno di sostenere i costi di riqualificazione dell’immobile e la gestione del nuovo servizio.
  • il Comune di Varese, che ha messo a disposizione un prestigioso immobile con la finalità di riqualificazione ad uso sociale e l’ha concesso in uso a Fondazione Piatti per un periodi vent’anni, con possibilità di rinnovo
  • la ASL della Provincia di Varese per la definizione degli standard strutturali e di funzionamento della struttura
  • l’Organismo di Coordinamento di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza che ha definito la tipologia di servizio prioritaria rispetto ai bisogni del territorio attraverso il positivo parere preventivo al progetto
  • Le UONPIA del territorio a cominciare da quella dell’Azienda Ospedaliera di Varese che provvede alla presa in carico dei pazienti e all’invio presso la Comunità
  • La Regione Lombardia ( Direzione generale sanità ) per la concessione dell’accreditamento e la tariffazione delle prestazioni
  • Il privato (cittadini, aziende ed enti erogatori, fondazioni) come fonte di finanziamento (di parte) delle opere di ristrutturazione, per l’acquisto di arredo e attrezzature e per i costi di avviamento del servizio.

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Struttura della Comunità Terapeutica
La Comunità è costituita da unico immobile organizzato su tre livelli: due appartamenti da 7 posti ai piani 1 e 2, e da una zona comune al piano terreno.
Ogni appartamento è composto dalla zona notte con due camere a tre posti ed una ad un posto, una zona pranzo-soggiorno con angolo cottura e una zona servizi.
Nella parte comune al piano terreno è prevista la zona di accoglienza e delle attività amministrative, sanitarie, educative e riabilitative (psicomotricità, psicoterapia, terapia occupazionale, terapia cognitiva, ecc).
All’esterno il parco verrà attrezzato sia per attività ludico/sportive sia per il relax.

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Funzionamento della Comunità Terapeutica
In quanto servizio residenziale si prevede l’apertura continua nel corso dell’anno con l’obiettivo di dare risposta a 14 utenti contemporaneamente. L’approccio utilizzato è quello bio-psico-socio-educativo e gli interventi saranno di tipo neuropsichiatrico, farmacologico, psicologico e psicoterapeutico, educativo, relazionale, assistenziale a seconda del progetto individuale di ciascun ragazzo curato e verificato dall’equipe multidisciplinare.
Il percorso terapeutico prevede il raccordo con la scuola e tutte le opportunità di crescita culturale e sociale e di tempo libero (sport, cinema, mostre, ristorante ecc) necessarie per dare ai giovani i punti di riferimento tipici della fase di crescita.
Il Progetto terapeutico educativo individuale è sottoposto a periodica revisione attraverso supervisioni di équipe, incontri con i servizi e con la famiglia. Quest’ultima, insieme al ragazzo, è parte integrante del progetto salvo quando altrimenti stabilito nel Decreto del Tribunale dei Minori
Le modalità e i tempi di coinvolgimento vengono definiti con l’accordo del Servizio di NPI e dei Servizi Sociali, tenendo sempre conto di eventuali disposizioni del Tribunale dei Minori. Sono previsti incontri con le famiglie per garantire una restituzione dell’andamento del progetto riabilitativo

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I Tempi del progetto

  • Febbraio 2009: accordo con il comune di Varese per la riqualificazione dell’immobile oggetto del progetto, in un servizio di utilità sociale
  • Maggio 2009: approvazione progetto esecutivo
  • Luglio 2009: inizio lavori di ristrutturazione immobili e bonifica parco (con conseguente creazione degli alloggi, dei laboratori, degli studi, …)
  • Marzo/Aprile 2010: termine lavori e inizio iter di accreditamento c/o ASL della Provincia di Varese
  • Maggio 2010: apertura struttura
  • Luglio 2010: inizio attività

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Costi del progetto
Il costo totale del progetto è previsto in 1.000.000 € che comprendono i costi per la ristrutturazione dell’immobile, per l’acquisto dell’arredamento e delle attrezzature necessarie per le attività, per l’avviamento della Comunità (costi sostenuti dalla Fondazione Umana Mente) e per la copertura dei possibili rischi insiti in un progetto di queste proporzioni.

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Piano di finanziamento
Il piano di finanziamento del progetto predisposto da Fondazione Piatti si basa su un mutuo acceso con la Banca Popolare di Sondrio, per far fronte ai costi di ristrutturazione e al ricorso a riserve di bilancio per coprire gli altri costi e gli eventuali rischi.
Un impegno finanziario rilevante che ha congelato altri progetti da parte di Fondazione Piatti, fin quando il mutuo non verrà estinto.
Per questa ragione è stata lanciata una campagna di raccolta fondi sul territorio, che prevede la partecipazione ai bandi degli enti erogatori, e la promozione del progetto verso fondazioni, banche, aziende, associazioni e soprattutto il coinvolgimento dei privati cittadini con l’obiettivo, in due anni, di raccogliere l’intero ammontare dei costi in gioco.
Partecipi anche lei al progetto, scopra come donare nella sezione “Come Sostenere il Progetto”

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Aggiornamenti
I lavori di questi mesi hanno creato un clima quanto più possibile famigliare e potremmo dire che la Comunità Terapeutica si presenta come “una grande casa”. Gli adolescenti verranno accolti in due appartamenti da 7 posti e all’esterno un parco con spazi verdi e piante fiorite, che stiamo valorizzando e mettendo in sicurezza, potrà essere utilizzato per attività ludico-sportive all’aria aperta, o semplicemente per il relax.
Siamo alle fasi finali: stiamo arredando le camere e predisponendo gli spazi comuni per le attività. Tutto sarà comunque pronto per il 28 maggio, data in cui inaugureremo la Comunità Terapeutica di Fogliaro. Un’altra tappa importante di questo progetto, sostenuto da diverse persone e dal gruppo Amici di Fogliaro, che ringraziamo in modo particolare. La campagna di raccolta fondi è ancora aperta: ogni contributo per il progetto Fogliaro ci aiuterà a cambiare la storia di vita di tanti bambini e adolescenti, che finalmente potranno curarsi in una struttura specializzata vicino a casa e ai loro affetti.

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Come Sostenere il Progetto
Siamo convinti che i giovani, anche quelli più fragili, abbiano diritto a ricevere cure in un contesto adeguato e vicino ai loro affetti. Un disagio come la lontananza dalla famiglia e dalla propria casa è un distacco doloroso, che si aggiunge ai problemi della malattia.
Noi crediamo fortemente in questo progetto, ma abbiamo bisogno che ci creda anche lei.
Ci aiuti a sostenerlo.

  • Versamento sul Conto Corrente Postale N° 30181465 intestato a Fondazione Renato Piatti Onlus
  • Bonifico Bancario sul Conto Corrente N° 21423X44 intestato a Fondazione Renato Piatti Onlus c/o Banca Popolare di Sondrio IBAN: IT 91 P05696 10801 000021423 X44
  • Donazione libera continuativa – autorizzazione e addebito automatico sul proprio c/c di una cifra predeterminata, attraverso la sottoscrizione iniziale della modulistica presente presso la propria banca
  • 5 per mille – per contribuire a questo progetto e sostenere le attività di Fondazione Piatti, è possibile destinare il 5xmille dell’IRPEF a Fondazione Piatti. Basta una firma e il nostro codice fiscale (02520380128) nel riquadro “Sostegno del volontariato e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale”, presente nel modulo della dichiarazione dei redditi (730, CUD, Unico). Non costa nulla e per noi è un aiuto prezioso alla realizzazione di questo importante progetto.

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Benefici Fiscali per le persone e per le aziende
Tutte le donazioni a sostegno di questo progetto sono fiscalmente deducibili dalla denuncia dei redditi. Le persone fisiche e le aziende potranno usufruire per le erogazioni liberali in denaro di deduzioni fiscali fino al 10% del reddito dichiarato e fino a un massimo di Euro 70.000,00 (settantamila). (Legge n. 80/2005).
È importante conservare la ricevuta che sarà valida ai fini fiscali.

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Passaparola

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