In occasione del 75°esimo anniversario dello stabilimento di Besana il racconto di una partnership di concreta solidarietà a favore dell’emergenza nei servizi di riabilitazione in età evolutiva
Sono già 90 le famiglie raggiunte ad oggi grazie al Progetto Fondo di Solidarietà della Fondazione Piatti, ma oggi se ne aggiungono molte altre grazie al fondamentale contributo del Gruppo Owens Corning e di tutti i suoi dipendenti.
Una mattinata per le famiglie e “delle famiglie” di Owens Corning quella tenutasi nello stabilimento in Brianza “ex Vetreria” che lo scorso sabato ha aperto le porte per un Open Day e tour guidato, dove Fondazione Piatti – insieme a molti altri attori del territorio – ha volentieri raccolto l’invito di A. Messina, HR Director, European HRBP and Privacy Manager per testimoniare a tutti i presenti – e in particolare ai dipendenti del Gruppo che con la loro professionalità e il loro impegno quotidiano rendono possibile queste e tante altre iniziative di welfare e inclusività – i risultati raggiunti e raggiungibili grazie all’importante donazione ricevuta.
Pochi minuti per provare a dar voce a quei “30mila grazie” della Fondazione e delle sue équipe e ai tanti racconti di solidarietà raccolti dalle famiglie dall’avvio del progetto nel 2019 e resi possibili solo dalla generosità dai molti che hanno avuto fiducia sin dall’inizio in questa importante iniziativa.
«Oggi è stato uno di quei momenti di confronto con il territorio che aspettavamo da tempo – racconta Franco Radaelli, Direttore Generale della Fondazione Piatti, portando il suo personale ringraziamento alle persone di Owens Corning – per poter finalmente tornare a raccontare il bisogno che quotidianamente bussa alle nostre porte e che ci porta un’evidenza: l’impatto della pandemia e l’evolversi dello scenario internazionale ha reso ancora più attuale la vocazione di un’organizzazione come la Fondazione Piatti con l’obiettivo di generare un impatto positivo e responsabile sulla collettività».
«Gli indicatori di povertà crescenti, i tempi di attesa sempre più lunghi di ingresso nel sistema sanitario nazionale, in particolare sull’età evolutiva nelle fasi valutative e riabilitative, le note criticità legate all’integrazione scolastica sono il puzzle in cui si inserisce la nascita del fondo di solidarietà»,
prosegue poi Eufrasia Novellini, Responsabile innovazione servizi e progettazione sociale e prima voce tra gli interventi.
«Una famiglia per le famiglie è soprattutto questo, poterle rendere partecipi insieme ai loro cari di quello che lo sforzo quotidiano di ciascuno rende possibile. Nonostante questo scenario ancora così difficile, grazie a comunità come quella di OVC che ancora sanno essere solidali e generative come questa esperienza ci ha dimostrato, speriamo di poter moltiplicare reti di valore sul territorio, che seppur per noi “nuovo” ci ha già accolti» conclude Fabio Pasiani, Responsabile della Raccolta Fondi della Fondazione.
Chiunque fosse interessato al sostegno dell’iniziativa può contattarne i referenti scrivendo a comunicazione@fondazionepiatti.it