La Regione Lombardia ha approvato il progetto “SAI? per l’età evolutiva” promosso da Anffas Varese in collaborazione con Fondazione Piatti.
L’obiettivo del progetto si può riassumere con questa tesi: “creare genitori tempestivamente formati e informati cambia la vita del bambino e della sua famiglia”. I primi anni di vita di un bambino con disabilità, infatti, sono determinanti sia per il suo futuro che per la “tenuta” della sua famiglia che spesso si trova ad affrontare situazioni difficili senza essere preparata a farlo. L’obiettivo verrà raggiunto attraverso la creazione di uno spazio, anche fisico, in cui le famiglie possano essere accolte, ascoltate, informate e orientate.
Il progetto ha alle spalle l’esperienza del SAI? rivolto a tutti i familiari delle persone con disabilità intellettiva e relazionale: un servizio importante per la comunità e molto apprezzato in questi anni, visto che è stato e sarà aperto anche ai non soci Anffas. Durante questa esperienza si è notata la difficoltà di agganciare le giovani famiglie e questo specifico SAI? risponde proprio a questo bisogno: creare uno spazio di ascolto e orientamento per queste giovani famiglie.
Infatti in tal senso l’offerta sul territorio è frammentaria e non offre un reale sostegno alle famiglie, proprio nel periodo della vita in cui il problema della disabilità è più difficile da gestire o quando sono ancora molte (purtroppo) le domande da porre e, invece (fortunatamente), sono molte le cose che si possono fare per garantire un futuro migliore al proprio bambino.
Al progetto partecipano, oltre agli operatori specializzati, anche i Servizi educativi di Varese, il comune di Besozzo, l’Azienda Ospedaliera di Varese, l’UONPIA e alcune realtà non profit del territorio (L’Abilità, il Comitato Tutela Bambino in Ospedale, Coordinamento Varesino Volontariato)