Progetto “Una culla per tutte le età”
Il contesto dei centri residenziali
I Centri residenziali sono strutture a carattere socio-sanitario e socio-assistenziale destinate a persone con disabilità che risultano prive del necessario supporto familiare o per le quali è giunto il momento della vita indipendente.
L’approccio globale ai bisogni dell’ospite è centrato prioritariamente sulla cura della persona, sullo sviluppo o mantenimento delle autonomie primarie, sullo sviluppo di interessi e abilità nelle diverse aree considerate (cognitiva, motoria, relazionale, occupazionale, della comunicazione) sulla valorizzazione degli spazi e sulla promozione di esperienze di integrazione sociale.
Gli ospiti di questi centri spesso presentano importanti compromissioni fisiche/organiche e neuro-psichiche e, a fronte di un modello assistenziale flessibile ed in grado di offrire risposte adeguate in tutti i momenti della giornata dell’ospite, la gestione del riposo notturno è spesso complessa: le ore notturne sono spesso contrassegnate da un sonno agitato e caratterizzato da risvegli frequenti durante i quali l’ospite tenta di superare, tramite continue spinte al bacino, anche le spondine poste al letto, esponendosi in tal modo a frequenti condizioni di rischio per la sua incolumità fisica. Per cui, in molti casi, si deve ricorrere a strumenti di contenzione particolari o a soluzioni alternative perché i sistemi classici come le spondine non garantiscono sicurezza e stabilità.
Il progetto
È stato individuato un ausilio notturno, il Soma Safe Enclosure (SSE), che tutela l’ospite, garantendogli un adeguato riposo e offrendo al tempo stesso uno spazio contenitivo e protettivo. altegrazie anche alla generosità di molti sostenitorirnative
È stato già sperimentato con alcuni ospiti delle strutture residenziali con ottimi risultati: è stata osservata un’immediata variazione degli aspetti sia qualitativi che quantitativi del sonno, i pazienti non hanno manifestato difficoltà nell’addormentarsi e il riposo è stato più continuativo. Tali caratteristiche si sono osservate anche durante il sonno pomeridiano.
Il ripristino dei regolari ritmi di sonno-veglia ha determinato inoltre uno stato di benessere psicofisico con conseguenti risvolti positivi anche sugli aspetti comportamentali e relazionali: gli ospiti appaiono infatti più tranquilli e più facilmente gestibili.
La particolarità è che il sistema SSE effettua un contenimento di tipo “relazionale” senza limitare le possibilità di movimento dell’ospite nel proprio letto, ma garantendogli confort in assoluta sicurezza.
Possiamo concludere affermando che l’ausilio SSE si è rivelato certamente in grado di migliorare la qualità del sonno, e in senso più ampio, la qualità di vita delle persone che potranno usufruirne, perché consente di migliorarne gli abituali livelli di sicurezza, dignità e confort.
Il costo di ogni SSE è però rilevante: sono necessari 5.000 € + IVA per ciascun ausilio e non è riconosciuto nello standard di accreditamento. Nonostante questo Fondazione Piatti, grazie anche alla generosità di molti sostenitori, ha provveduto all’acquisto di 3 “letti speciali” per altrettanti ospiti che durante la notte faticavano a trovare sollievo.