Qualità di Vita, tra benessere della persona e capacità organizzativa

Sull’ultimo numero del Giornale Italiano dei Disturbi del Neurosviluppo (*) è stato pubblicato un articolo del dottor Osvaldo Cumbo, Psicologo del Centro Studi e Formazione di Fondazione Renato Piatti e Anffas Varese.
In questo articolo viene illustrata l’esperienza di Fondazione Piatti nel rilevare la Qualità di Vita a partire dal modello di Shalock e Verdugo Alonso come elemento di valutazione all’interno del Progetto Educativo Individuale degli adulti che frequentano i nostri Centri Diurni e i Centri Residenziali. La Qualità di Vita, con i suoi indicatori, rappresenta infatti il riferimento culturale e valoriale che permette a Fondazione Piatti di concorrere al maggior benessere delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo.
In particolare, nell’ambito di un progetto sperimentale di valutazione della Qualità di Vita, Fondazione Piatti ha adottato lo strumento della Scala di San Martin di Verdugo Alonso e colleghi.

Da qui lo sviluppo del progetto in due fasi: la prima di carattere formativo, partita nel 2017, ha coinvolto 55 operatori e circa 250 persone con disabilità intellettiva ogni anno; la seconda, attualmente in atto – e in questa sta l’aspetto più innovativo – lo strumento diventa elemento informativo per la pianificazione dell’attività delle singole strutture e, a tendere, dell’intera organizzazione.
Nella sperimentazione è stato strategico l’utilizzo di un software sviluppato internamente con il supporto dell’area ICT, che permette di rendere più efficiente il processo di raccolta e analisi dei dati, valutando risultati per singoli ospiti ma anche aggregati per singolo Centro o patologia.
Nella pratica, gli operatori possono comporre il Progetto Individuale più adatto alle esigenze di ciascun ospite, avvalendosi anche dell’analisi di primo livello che questo software permette.
In via sperimentale, questa modalità di analisi dei dati relativi alla Qualità di Vita potrà essere utilizzata come indicatore organizzativo, perché permette di individuare le aree di miglioramento e riorientare il piano di attività per l’anno successivo dal punto di vista formativo, materiale, strutturale.

(*) È una rivista quadrimestrale a tiratura nazionale che propone articoli di riflessione e inquadramento dei problemi legati ai disturbi del neurosviluppo, presenta contributi di ricerca, rassegne ed esperienze di qualità in grado di concorrere alla costruzione di conoscenze condivise e affidabili che possano avere anche ricadute importanti sul piano operativo. L’articolo compare sul Volume 5 Numero 3 – Dicembre 2020.

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